La mia vita per l'inconscio by Aldo Carotenuto

autore:Aldo Carotenuto [Carotenuto, Aldo]
La lingua: eng
Format: epub
editore: DR
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Intervista ad Aldo Carotenuto

di Sante Di Renzo

_Q1/ali :ono /e nflersiani r/Ja /'/Jan/10 armmpag/:ata in quarti anni 1/1' allività?

La vita scorre in modo pressoché incomprensibile e soltanto quando è ormai troppo tardi riusciamo a comprendere le leggi e la logica spietata che ne scandiscono il ritmo. Sebbene la maggior parte delle persone si preoccupino di questioni a dir poco irrisorie, ve nc sono altre che sin dalle fasi più precoci della loro esistenza sono coinvolte, travolte e persino “attivaIC” da problematiche consistenti, alcune delle quali ci impongono di scomodare l°inconscio per cogliere le dinamiche che le determinano, Per occuparsi di psicologia del profondo è necessario essere sorretti da un certo tipo di concezione, mentalità, modo di considerare la vita. Leggendo gli scritti di Freud e dijung, si potrebbe rimanere sorpresi nel rintracciaivi elementi già afff0ntatl 6 presenti nell'opcra di grandi poeti e scrittori. In realta, pero, ciò non dovrebbe destare il nostro stupore, giacché molto più spesso di quanto si potrebbe immaginare, e con risultati spesso più brillanti di quelli a cui potrebbero aspirare pslcologi e psichiatri, gli scrittori riescono a penetrare nell'animo umano. Cerchiamo di capire perché. Lo psicoanalista e lo scrittore, in verità, godono del medesimo privilegio: sono in gffiCl° di fiddcflfiffiffií n€ll°animo umano e di riuscire a com- 96 prenderlo. Tuttavia, sebbene questo viaggio nel.1'oscurit:`1 altrui possa costare allo psicoanalista sforzi e sacrifici, per lo scrittore risulta essere quanto mai agevole. L'ipotesi di partenza che sorregge lo scrittore e lo psicoanalista è dunque la medesima; occorre però essere cauti nel generalizzare. Quello che la vita ci chiede è di essere interpretata, letta nel suo significato più pro fondo, ma, nonostante letterati e psicologi si siano entrambi resi conto di questa necessità, le lenti attraverso le quali osservano la vita stessa sono molto diverse.

Non esiste tappa dell”esistenza che non ci procuri dei problemi, che non ci ponga a confronto con nuove esperienze, che non ci afferri scaraventandoci in un nuovo contesto di osservazione. Il mondo in cui viviamo è caratterizzato da una interrelazione continua fra noi e gli altri che ci circondano. Ma chi siamo in realtà? Per rispondere a questa domanda, la psicologia deve ricorrere soprattutto a idee e concetti che sono indimostrabili. Il rigore, il metodo e la vetificabilità sono dimensioni chc, almeno in linea generale, appartengono ad altre discipline, non a quella analitica. Le scienze “esatte” partono dal presupposto della verificabilità e su di esso costruiscono ogm loro edificio teorico. La scienza enuncia, verifica e dimostra, ma per la psicologia del profondo - che scienza non è - la situazione è diversa e per certi aspetti più complicata. Il suo non emre manga, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non costituisce il tallone d'Achille della psicoanalisi ma il suo piu grande punto di forza. Su questi aspetti ho focalizzato la mia.

attenzione soprattutto attraverso, Breve Jtoría della psicaa/:alzi: (1999) in cui, appunto, ho sottolineato quanto sarebbe mutllfi e limitante parlare di “scienza” per descrivere e identificare la psicoanalisi, giacché questa è “arte della relazione”. Questa espressione scaturisce da un fondamentale assunto di base, seconclo cui l'f\lt.

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